UGL SCUOLA: TUTTI IN PRESENZA IN AULA, MA NON SI SA COME E DOVE!:

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Illustrazione di Arianna Maria Meana

Si è consumato, da qualche ora, l’ennesima puntata del Decreto Scuola, che va convertito in legge entro dopodomani e di cui è stata chiesta l’approvazione con voto di fiducia del governo Conte, contenente misure non idonee a soddisfare le esigenze del Mondo Scuola. Ciò che emerge in maniera palese – afferma ORNELLA CUZZUPI, Segretario Nazionale UGL Scuola – nella sua interezza, è la mancata considerazione degli studenti che potranno rientrare in presenza nei locali scolastici, siti anche in luoghi diversi dalla propria location, distanziati ma non alleggeriti nel numero di componenti delle classi numerose, a volte anche di n. 30, definite classi – pollaio dal Ministro Azzolina fino a quando era sindacalista e deputato e, di fatto, condannava tale composizione .Non vi è menzione ,nel Decreto ultimo, riguardante la risoluzione del problema relativo alle classi numerose se pur richiesto a gran voce da Forze Sociali, Partiti di maggioranza e di opposizione, Associazioni, Famiglie, Studenti e da tutto il personale scolastico, dai Dirigenti ai Docenti ed ATA. Sarebbe stato indispensabile, alla luce di quanto accaduto, sdoppiare le classi numerose, per garantire ad ogni studente una didattica qualitativa e piena sicurezza personale, e, contestualmente, improntare urgentemente un PIANO di ASSUNZIONI straordinario per assumere i docenti e gli ATA precari, peraltro inseriti a pieno titolo in graduatorie infinite, di cui la gran parte già operanti nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, da molti anni e titolati a rivendicare il sacrosanto DIRITTO alla STABILIZZAZIONE. Non si avrà, di certo, una SCUOLA EFFICIENTE e COMPETITIVA, emanando d’imperio linee guida per normare la didattica a distanza, a discapito della valenza dell’Istruzione in presenza e della socializzazione che si attua nell’aggregazione naturale dell’aula scolastica. Non si avrà una SCUOLA di serie A affermando che la si sta modernizzando, quando, invece, per farla rinascere bastava INVESTIRE NELL ‘ISTRUZIONE .

ORNELLA CUZZUPI, Segretario Nazionale UGL Scuola