Seconda relazione annuale dell’Osservatorio Regionale contro le Discriminazioni nei Luoghi di Lavoro
Grande partecipazione a Reggio Calabria: istituzioni, enti e mondo sindacale uniti per un lavoro più giusto e dignitoso.
Di Redazione.

Osservatorio Regionale contro le Discriminazioni nei Luoghi di Lavoro a Reggio Calabria
Il 13 maggio 2025 si è svolto a Reggio Calabria presso il Consiglio Regionale della Calabria la presentazione della Relazione 2024 dell’Osservatorio Regionale contro le Discriminazioni nei Luoghi di Lavoro, un momento di grande rilevanza per il mondo del lavoro, istituzionale e civile, volto a tracciare un bilancio dell’attività svolta e rilanciare con forza nuovi obiettivi per il futuro.
L’evento, con la presenza di tutti i componenti operativi dell’osservatorio stesso, ha visto la partecipazione di figure istituzionali e sociali di primo piano: il Presidente dell’Osservatorio Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale di UGL Scuola, il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria Filippo Mancuso, il Presidente dell’UNAR Mattia Peradotto, e il Responsabile delle Relazioni Esterne dell’Osservatorio Edoardo Barra.
Accanto a loro, hanno preso parte anche:
- il Presidente del Consiglio Regionale della Calabria;
- l’Assessore regionale competente in materia di lavoro, con un suo delegato;
- il Dirigente generale del Dipartimento regionale Lavoro e Welfare;
- i Dirigenti della Regione Calabria, Presidenti di Autorità Commissioni e Garanti Regionali;
- i rappresentanti delle confederazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello nazionale;
- il Direttore Regionale dell’INAIL;
- il Direttore dell’Ispettorato del Lavoro;
- il Dirigente dell’INPS;
- Rappresentanza dei Consulenti del Lavoro Regione Calabria;
- Rappresentanti dell’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro (ANMIL);
- il Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Regione Calabria.

Nel corso dell’incontro è stata presentata la Relazione annuale dell’Osservatorio per l’anno 2024, che restituisce una fotografia realistica e lucida del contesto lavorativo calabrese, mettendo in luce criticità strutturali e dinamiche discriminatorie ancora radicate. Durante la manifestazione della nuova Relazione annuale dell’Osservatorio, è emersa una fotografia complessa del mondo del lavoro calabrese. La relazione mette in evidenza un panorama variegato di fenomeni discriminatori: dal mobbing alle discriminazioni di genere, etniche, salariali, sino alla piaga del lavoro sommerso e irregolare. Un fenomeno, questo, che nella regione Calabria si presenta con tassi allarmanti: il lavoro irregolare tocca una media del 7,9%, con un’incidenza altissima tra giovani, donne e stranieri.
La relazione pone inoltre attenzione su diversi dati chiave:
- Oltre 13.800 infortuni dichiarati sul lavoro in Calabria nel 2024;
- Un tasso di occupazione giovanile ancora tra i più bassi d’Italia;
- La presenza di oltre 100.000 microimprese, spesso con meno di 10 dipendenti, che rappresentano il 96% del tessuto produttivo regionale;
- Un divario retributivo di genere che continua a penalizzare le donne, nonostante livelli di istruzione superiori alla media nazionale.
Inoltre, viene sottolineato come la mancanza di sicurezza nei luoghi di lavoro sia uno dei problemi più gravi e ricorrenti, insieme a un forte timore di denuncia da parte dei lavoratori, che spesso temono ripercussioni. Il documento fa emergere anche una significativa presenza del fenomeno legato alla crescita delle segnalazioni di molestie sul lavoro, in particolare di carattere sessuale.
Tuttavia, nonostante il quadro critico, l’Osservatorio lancia un messaggio chiaro e positivo: è possibile cambiare rotta. Serve però una rete forte tra istituzioni, enti ispettivi, sindacati e imprese sane. Bisogna favorire investimenti, una cultura del lavoro sana, inclusiva e basata sulla legalità. In tal senso, si segnala l’intenzione dell’Osservatorio di rendere permanente e capillare la propria presenza territoriale, aprendo a percorsi di collaborazione attiva anche con il mondo produttivo locale e con la scuola, vero presidio di formazione culturale.
In conclusione, l’UGL Scuola esprime profondo orgoglio per il lavoro svolto dal nostro Segretario Nazionale Ornella Cuzzupi, che con grande competenza, determinazione e umanità sta guidando un cambiamento concreto sul fronte della giustizia sociale, della lotta alle discriminazioni e della difesa dei diritti dei lavoratori.
Il suo impegno nel rappresentare la voce di chi spesso non ne ha, soprattutto nel Sud Italia, è un segnale di speranza che ci spinge a proseguire con forza nella battaglia per un lavoro dignitoso, sicuro e privo di ogni forma di sopraffazione.
UGL Scuola con la Scuola e per la Scuola.
