Un’Italia che forma i suoi giovani deve anche saperli trattenere: proposte e soluzioni per fermare l’emorragia di talenti verso l’estero.

Roma, 23 giugno 2025 – Presso il prestigioso Palazzo dei Gruppi Parlamentari, in Via degli Uffici del Vicario a Roma, si è tenuto l’evento dal titolo “Talenti in partenza: cause e rimedi dell’emigrazione giovanile italiana”, un’occasione di confronto, proposta e riflessione su un fenomeno sempre più preoccupante: la fuga dei giovani diplomati, laureati e specializzati dal nostro Paese.
In prima linea, il Segretario Nazionale UGL Scuola Ornella Cuzzupi, che ha partecipato attivamente al dibattito, portando la voce di migliaia di docenti, studenti e famiglie che ogni giorno vivono le contraddizioni di un sistema formativo e lavorativo che troppo spesso costringe i nostri giovani a cercare futuro altrove.
“I nostri giovani DEVONO poter scegliere – ha dichiarato con forza il Segretario Cuzzupi – se restare o partire, e DEVONO poter lavorare nella loro Nazione. È compito delle istituzioni e delle forze sociali creare le condizioni affinché questa libertà diventi reale.”
L’incontro, svoltosi dalle 14:30 alle 16:30 in diretta da Montecitorio, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali, esperti del mondo accademico, esponenti sindacali e associazioni giovanili. Un’occasione preziosa per analizzare le cause profonde dell’emigrazione intellettuale – tra cui precarietà lavorativa, bassa valorizzazione del merito, mancanza di investimenti nella scuola e nella ricerca – e per individuare rimedi concreti.
UGL Scuola ha ribadito la necessità di:
- rafforzare l’orientamento scolastico e universitario per connettere formazione e mondo del lavoro;
- investire in percorsi di alta specializzazione e nella qualità dell’insegnamento;
- garantire condizioni contrattuali eque e dignitose per i giovani lavoratori, anche nella scuola;
- favorire il rientro dei cervelli, attraverso incentivi e progettualità a lungo termine.
Il fenomeno della fuga dei talenti non è solo una questione occupazionale, ma un’emergenza culturale, sociale e civile. UGL Scuola continuerà a impegnarsi affinché l’Italia torni a essere una terra in cui formarsi, vivere e lavorare non sia un privilegio, ma un diritto concreto per tutti.
UGL Scuola con la Scuola e per la Scuola.